Novità anche per i lavoratori impegnati in mansioni usuranti: il decreto salva Italia rivede le norme di vantaggio faticosamente elaborate ed entrate in vigore solo pochi mesi fa, mantenendo per loro una corsia preferenziale pur se commisurata alle nuove e molto più stringenti regole generali. Con il decreto legislativo 67 del 2011 era stato stabilito che queste persone potessero andare in pensione con un anticipo di 3 anni. Il beneficio riguardava i lavori particolarmente usuranti (classificati come tali dal ministero) coloro che sono impegnati frequentemente in turni notturni, gli addetti alla «linea catena» (mansioni particolarmente ripetitive) e i conducenti di veicoli pesanti adibiti al trasporto di persone. È richiesto che queste mansioni siano state svolte per almeno sette degli ultimi dieci anni di carriera. Le nuove regole non cambiano i destinatari,ma prevedono l’applicazione della precedente normativa provvisoria fino al 2011, mentre dal prossimo anno questi lavoratori potranno andare in pensione con il sistema delle quote che per gli altri è stato cancellato: dunque con quota 96 nel 2012 (61 anni di età e 35 di contributi, oppure 60 e 36) e quota 97 dal 2013. Resta in vigore per loro anche il sistema delle finestre di un almeno un anno. In pratica chi svolge un lavoro usurante mantiene un vantaggio relativo rispetto a tutti gli altri potendo usare il canale ad essi precluso. Si prevede così che il fondo stanziato per questa finalità resti sufficiente.